19/12/07

Sono con voi sempre!

Nel preparare questo presepio qualche anno fa, nella mia comunità, abbiamo voluto unire il Natale al mistero Pasquale: mai come oggi ( e direi come sempre!) nella vita di ciascuno di noi questa realtà è così viva tanto che nel tentativo di separarla ci si ritrova a far i conti con qualcosa che dentro di noi si ribella e ci sgomenta profondamente. Un bambino ed una croce non stanno bene insieme ! La sofferenza non può convivere con la gioia, la speranza non può essere una certezza di morte, il nostro futuro e il nostro presente non possono essere solamente un immersione continua in questa valle di lacrime!Ma è così! Questo è il presepe costante che ognuno di noi ha dentro di se, perché la vita inizia con un dolore e una gioia che s'abbracciano, una mamma che fa nascere il suo bambino lo mette al mondo tra i dolori del parto, ma lo stringe a se con le lacrime di tenerezza e di gioia appena lui comincia a gridare il suo arrivo in questo mondo! Penso che ciascuno di noi nell'accogliere il Signore che viene in questo Natale della sua vita, ha dentro di se quella stessa gioia in fondo al cuore ma insieme ha anche la fatica della fede e della speranza davanti a ogni piccola o grande croce che accompagna la nostra giornata: stringiamo allora in un abbraccio la nostra sofferenza e la nostra gioia davanti a questo presepe, non lasciamo che niente e nessuno renda ridicola o senza senso questa nuova Incarnazione di Dio nella nostra storia quotidiana ma guardiamola negli occhi con la certezza che Lui è sempre con noi e il Suo Amore continuerà per sempre a scavare dentro di noi il desiderio infinito di Dio. Domani una mia consorella che ha 84 anni celebrerà i suoi 60 anni di Professione Religiosa! E' perfettamente consapevole del tempo trascorso. Nel suo cuore come nel nostro un unico sentimento: gratitudine! E...l'attesa dell'incontro definitivo con fiducia e serenità. ciao

3 commenti:

  1. Carissima sr. Maria Carmen,
    a ben guardare le uguaglianze tra il Natale e la Pasqua sono moltissime. Colui che verrà rifiutato e sarà mandato a morire fuori delle mura della città (Gerusalemme), viene rifiutato e mandato a nascere fuori delle mura della città (Betlemme). Appena nato viene avvolto in fasce, come appena morto verrà avvolto in fasce. Colui che dirà: "Dovete mangiare il mio corpo", appena nato viene messo in una mangiatoia, posto dove si mette il mangiare, senza contare il fatto che nasce a Betlemme, che significa "casa del pane", Lui che si farà pane per noi. Gli esclusi (i pastori) e gli stranieri (i Magi) verranno ad adorarlo, come un brigante e un centurione romano lo riconosceranno come Figlio di Dio.
    Non per niente le icone bizantine della Natività raffigurano Gesù appena nato che viene deposto in una grotta che è uguale a quella della Deposizione.
    La Natività racchiude già la Croce. Ne è anticipazione e prefigurazione.

    A quella tua consorella porgi i miei più fervidi auguri, insieme alla mia preghiera e alla mia benedizione.

    Pace e benedizione
    Julo d.

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  2. Desidero fare i miei più profondi auguri per la tua consorella... qual miglior segno natalizio che una vita donata in comunione con il Signore?
    Affiancare il Bambino alla Croce è, come ha detto giustamente Julo, un parallelo.. ma anche il ricordarci sempre che la Nascita è il primo passo (fondamentale) compiuto da Dio verso il culmine spirituale della Croce
    Buon Natale e felice Anno Nuovo dal blog di http://spuntocattolico.blog.lastampa.it

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  3. auguri e grazie per la preghiera continua e la testimonianza d'amore
    fraterni saluti
    vincenzo

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