19/02/09

Ciao!

Nelle tue mani, affido il mio spirito
anche il mio corpo riposa sicuro!
Oggi mi fermo a salutare con un fiore una mia consorella che improvvisamente è andata incontro al Padre. Non ci ha dato il tempo di pensarci, ci ha solo detto che aveveva un po di dolore! Non si è mai lamentata in vita sua per nessun dolore e quando ha deciso di dirlo forse nemmeno lei pensava che con quel dolore ci stava salutando...! Amava i fiori e la musica, ma amava sopratutto non dire mai di no a qualsiasi cosa le venisse chiesto. Le dico ciao anche da qui chiedendo a tutti voi che passate a trovarmi di ricordarla al Signore con una anche piccola preghiera. Grazie

10/02/09

Quale silenzio?

Nella mia vita parlare di silenzio ha sempre avuto un riscontro molto chiaro. Uno dei cardini della vita contemplativa è questa dimensione così profonda che l'essere umano sperimenta nel suo cammino di fede e che l'accompagna nel quotidiano incontro con Dio, con gli altri e soprattutto con se stesso. La scelta di vivere una vita di silenzio non è e non può essere qualcosa imposta da fuori o da qualcuno: il silenzio lo senti prima dentro e poi lo vivi. Per me il silenzio è un momento sacro che l'essere umano ha la capacità di vivere senza nessuna pressione esterna ma semplicemente ascoltando il suo cuore. Il silenzio ti mette dentro delle domande così dure e così forti che richiedono un coraggio pazzesco perché tu le guardi in faccia anche se ti senti incapace di dare delle risposte o per lo meno di dare delle risposte valide per tutti. Quante volte nella vita capita di dover passare dei periodi o dei momenti che sembrano eterni, di totale silenzio intorno a noi e ci sentiamo come presi da una pinza e sospesi nel vuoto: la malattia che sta conducendo pian piano il nostro corpo alla morte o la fine di un rapporto o la disperazione davanti ad una situazione assurda di un'infinità di errori che improvvisamente portano a galla un nostro totale fallimento sul lavoro o negli affetti familiari, ci costringe a vivere nel silenzio un dolore così profondo che avremo invece bisogno di gridare e sbattere fuori dal nostro cuore. Oppure ci troviamo davanti ad uno spettacolo stupendo della natura, in cima ad una montagna o davanti alle cascate del Niagara e dentro di noi piomba un silenzio così profondo che restiamo come immobili e incapaci di dire o ascoltare qualsiasi cosa o persona perché siamo come catturati dentro di noi dalla bellezza che abbiamo davanti. Il dolore come la gioia e lo stupore accompagnano sempre l'esperienza del silenzio dentro di noi, perché ci danno la capacità di accogliere la nostra dimensione umana nella sua verità. Una verità fatta di limite e di infinito. Una verità che non puoi gridare e che non puoi tacere: è dentro di te, ti appartiene e ti accompagna per tutta la vita e per chi crede, anche dopo. Oggi senti dire spesso: " ora è il tempo di fare silenzio, che tutti tacciano, che il tale o l'altro è meglio che stia zitto!" Ma io credo che il silenzio non si possa fare, io credo che il silenzio non si possa chiedere o imporre a nessuno: io credo che dobbiamo vivere del silenzio e dopo possiamo aiutare gli altri a farne esperienza. Buona giornata!